lunedì 7 maggio 2012

"El Mondo Niovo" romanzo di Stefano Ebert

"Dove sono andate a finire le rivolte, la bile, le negazioni, i deliri, le febbri? Il Veneto era percorso di malcontenti bisognosi d'interprete, di larve inappagate in cerca d'autore" (Guido Piovene)

Gli amici artisti di un giovane poeta immaturamente scomparso, soprannominato Fido o Fidenzio, decidono che nessuno meglio di lui saprebbe fare la cronaca del suo funerale, salvo il convincimento della consorte in lutto. Durante la cerimonia funebre, nel paese di origine, ci si interroga sui rapporti tra il defunto e la consorte Aurora, ragazza un po' chiacchierata detta Cavallina Storna. Il racconto rievocativo della loro infanzia è caratterizzato da un pittoresco oratore di piazza, il Monco Mainetto, e da una traumatica fine di un cagnolino.

Il protagonista Fido, autore del racconto, trasferitosi in città ha stretto amicizia con una spigliata dattilografa, Giulietta Sprint, con un aspirante grande pittore e un fotografo, Pictor e Jolly, e con la conduttrice di una galleria d'arte, Veronica Olé, a cui si aggiungono un amico inglese musicista e una studentessa americana, Milord e Lady Star. L'autore Fido li descrive con humour nella sua storia, intessuta di dialoghi pungenti, chiamando idealmente a raccolta i personaggi della storia ufficiale e della cultura, e sollecitato anche dagli amici a guardare al villaggio globale con "ironia e pietà", aprendosi nel piccolo mondo circostante. In un andirivieni dove s'incontrano, tra comparse e figuranti sulla scena cittadina come l'avvocato Tacca Bottoni e il placido Don ecclesiastico, la piccola girovaga Mignon che frequenta la chiesa, il letterato  Conte di Fretta che  ha bazzicato set cinematografici, e il controverso pittore Sanbastian deluso dalla politica.

Il suo dattiloscritto, intitolato El Mondo Niovo, il disincantato Fido lo sottopone a un esponente della intellighenzia locale, lo scrittore Rusticus, che finisce per smarrirlo, e in occasione di una mostra d'arte ritrova la compagna d'infanzia, che espone le sue creazioni di costumista teatrale. Ma la convivenza con Aurora non è felice, e il fragile Fido finisce per soccombere. Tuttavia, dopo il funerale gli artisti amici, che non hanno perso la speranza, in compagnia del redivivo Fido si domandano se non potranno avere qualcosa di meglio nella vita.

"Così seguitiamo a remare, barche contro corrente, risospinti continuamente nel passato" (Francis Scott Fitzgerald)